Dopo lunghe traversie (CLICCA QUI) la legge killer degli ulivi è stata modificata e approvata.
L’accordo è stato trovato nel diminuire la durata del divieto a costruire negli uliveti colpiti da disseccamento, dovuto a Xylella o a Co.di.ro: il divieto ora è di 7 anni.
La legge regionale (n.41 del 2014), fu approvata dal Consiglio regionale pugliese quando era presidente della giunta Nichi Vendola e prima che fosse dichiarato dal Governo lo stato di emergenza da fitopatologia dovuto alla sola presenza di xylella fastidiosa.
La legge vietava l’edificazione sui terreni dove vi fossero stati uliveti “monumentali” sradicati a causa del disseccamento. Essendo gli ulivi monumentali CENSITI una minima parte (circa 300mila) rispetto alla totalità della foresta di ulivi pugliesi, che conta 60 milioni di alberi, di fatto quella legge liberalizzava l’edificazione selvaggia. Gli ulivi si potevano sradicare con un “esame visivo”.
Avevamo da subito denunciato il pericolo, come anche aveva fatto il Forum Ambiente e Salute:
http://www.iltaccoditalia.info/nws/?p=23175
http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=26816
http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=26822
Sergio Blasi aveva cercato di porre rimedio, proponendo però un emendamendo che si prestava a numerose interpretazioni e cavilli.
Ma il Consiglio regionale, anche tutti i suoi colleghi del Pd, hanno stroncato l’iniziativa, bocciando clamorosamente la proposta di non edificabilità assoluta, per tutti gli alberi, non solo quelli monumentali, per 15 anni.
Ora l’emendamento è stato approvato: s’è passati da 15 a 7 anni.
Sergio Blasi è soddisfatto. Ma secondo noi è una vittoria di Pirro: è la dimostrazione che su quei terreni ci sono forti interessi speculativi.
Altrimenti non si capisce perché per gli incendi (evento teoricamente nefasto, una calamità naturale tanto quanto xylella), vale il divieto di in edificabilità per 20 anni, mentre per xylella (evento teoricamente nefasto, calamità naturale tanto quanto gli incendi) dopo 7 anni si può costruire.
Apprezziamo l’impegno di Sergio Blasi e di tutti i consiglieri del Movimento 5 stelle, che hanno appoggiato la proposta di legge, ma tutti, oggi, ne escono sconfitti.
Sull’ambiente e la salute non possono esserci compromessi. E gli ulivi rappresentano tutto questo: ambiente, salute, uomini, donne, bambini, futuro. Su tutto questo non si mercanteggia.
Peccato.
(Marilù Mastrogiovanni)