SOS – Salviamo Ora il Salento

CASO XYLELLA

Il punto di vista delle aziende agricole biologiche

La porta è la via d’uscita, perchè nessuno vuol servirsene? (Confucio)

CHI SIAMO

Il COMITATO SOS – Salviamo Ora il Salento – è un’associazione senza fini di lucro i cui soci fondatori sono 26 aziende agricole che praticano l’agricoltura biologica e biodinamica da molti anni e sono sul mercato con prodotti di eccellenza riconosciuti in Italia e all’estero.
Le aziende sono tutte ubicate in Puglia, nella Provincia di Lecce, alcune addirittura nel focolaio dell’infezione .
Il Comitato si prefigge lo scopo di
tutelare e difendere l’ambiente agro-forestale del Salento e la sua biodiversità
promuovere e diffondere l’agricoltura biologica e biodinamica
intraprendere iniziative comuni riguardo vari temi contingenti come quello dell’emergenza “CodiRo”

LA NOSTRA IDEA SULLE CAUSE DEL “CodiRo”

L’USO E L’ABUSO DI PRODOTTI FITOFARMACOLOGICI da sintesi chimica applicati ormai da più di 50 anni senza alcun controllo e senza regole
LO STATO DI ABBANDONO di una consistente superficie olivetata a causa della scarsa o inesistente redditività associata ad un mercato che non premia la qualità
L’IMPORTAZIONE INDISCRIMINATA DI PIANTE provenienti da aree geografiche lontane con conseguente introduzione di nuovi patogeni

LE CONSEGUENZE

LA MAGGIORE VULNERABILITÀ DELLE PIANTE a funghi e altri patogeni
L’IMPOVERIMENTO DEL SUBSTRATO FERTILE DEL SUOLO E LA DISTRUZIONE DI FATTORI BIOTICI utili all’equilibrio dell’ecosistema quali vegetazioni spontanee, organismi antagonisti dei parassiti, impollinatori etc
GRAVI SQUILIBRI NELLA NUTRIZIONE DELLA PIANTA in particolare della circolazione xilematica della linfa grezza

LE CRITICITÀ DEL PIANO

L’INEFFICACIA:
– ESTIRPARE GLI ULIVI non è la soluzione perché si dichiara la presenza del batterio su molte altre piante ospiti e la “sputacchina” è un insetto polifago
– RIPROPORRE I PESTICIDI non è la soluzione : significa perpetuare la distruzione dell’ecosistema
IL DANNO BIOLOGICO ALL’AMBIENTE E ALLA SALUTE
– è evidente che un uso massiccio e simultaneo di fitofarmaci ha un impatto devastante per la salute umana e per l’ambiente, in un territorio già con alta incidenza di malattie tumorali
IL DANNO ECONOMICO
è concreto il rischio che le aziende biologiche e biodinamiche salentine debbano cessare la loro attività ritrovandosi senza la certificazione dei loro prodotti e senza i propri mercati di riferimento
è concreto il rischio che anche altre realtà economiche del Salento del settore turistico e ricettivo, della ristorazione e dei servizi in genere vengano fortemente danneggiate dall’immagine di un territorio in quarantena con un ambiente naturale compromesso
LA NOSTRA PROPOSTA
ovvero
L’unica salvezza per la natura è la natura stessa
La certezza di poter curare gli ulivi ci viene dall’altissimo grado di resilienza di questa meravigliosa pianta. La resilienza in ecologia e in biologia è intesa come la capacità di un elemento di auto ripararsi dopo un danno e di ritornare allo stato iniziale dopo essere stato sottoposto ad una perturbazione che l’ha allontanato da quello stato.
E’ per questa ragione che proponiamo:
LE BUONE PRATICHE AGRONOMICHE : potature equilibrate, trinciature delle erbe, leggere erpicature, mirate operazioni colturali soprattutto alla PREVENZIONE DELLE MALATTIE
LA RESTITUIZIONE DI VITALITÀ AL SUOLO : concimazioni organiche e sovesci e attenta gestione del suolo per ricostruirne la struttura e l’humus
IL DIVIETO DELL’USO DI ERBICIDI e l’utilizzo di pratiche e protezioni consentiti in agricoltura biologica. “La Xilella è legata a tutti gli altri organismi viventi della biosfera e dei diversi ecosistemi, e non solo a questa o quella patologia, a questa o quella pianta (…..) L’accanimento contro questo o quel patogeno può solo creare altri danni, in quanto l’esperienza secolare insegna che si aumenta il rischio di creare nuovi patogeni e quindi nuove malattie”. (Prof. Pietro Perrino)

LE NOSTRE AZIONI

BLOCCARE QUESTO PIANO, frutto di un approccio miope e anacronistico.
CONTRIBUIRE A FORMULARE UN NUOVO PIANO con un approccio tecnico scientifico multidisciplinare, tenendo conto anche dell’esperienza dei bravi olivicoltori biologici e non biologici
VALORIZZARE E AVERE ESTREMA CURA DEGLI ULIVI DI VARIETA’ AUTOCTONE : nonostante ciò che appare riteniamo che l’Ogliarola di Lecce e la Cellina di Nardò siano le sole piante più resistenti alle avversità del proprio ecosistema , poiché auto selezionatesi nel corso dei secoli
FAVORIRE LA NASCITA DI UNA NUOVA AGRICOLTURA SALENTINA per divulgare sistemi di cura e metodi agronomici innovativi, efficaci e rispettosi dell’ambiente
PROMUOVERE LA RICERCA in agricoltura biologica e biodinamica, PIANIFICANDO ATTIVITA’ DI STUDIO PRESSO LE NOSTRE REALTA’ AZIENDALIper poter divulgare risultati oggettivi con valenza scientifica , nell’interesse e per il vantaggio di tutto il territorio e in contrapposizione a prospettive di distruzione e desertificazione.

IL NOSTRO APPELLO

PER QUESTE RAGIONI CHIEDIAMO L’ATTENZIONE PIU’ AMPIA DI TUTTA QUELLA PARTE DI SOCIETA’ CIVILE E DI QUELLE SENSIBILITA’ CHE NON POSSONO E NON VOGLIONO RESTARE A GUARDARE LO SCEMPIO CHE SI STA PERPETRANDO CONTRO UN ECOSISTEMA, CHE E’ ANCHEELEMENTO FONDANTE DI IDENTIFICAZIONE CULTURALE, E CHE METTE A RISCHIO IL FUTURO DELLA TERRA E LE GENERAZIONI CHE VERRANNO.

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