Di Marilù Mastrogiovanni
Il terrore di vedersi sradicare nella notte i propri ulivi secolari, ha gettato gli agricoltori nel panico.
In questo ha grave responsabilità il presidente Emiliano, che ha chiesto leggi speciali che gli attribuiscano dei super poteri: “un decretino veloce veloce” per fare piazza pulita degli ulivi.
Questa è stata una dichiarazione irresponsabile, che avrà conseguenze altrettanto gravi, creando destabilizzazione tra ampie e variegate fasce di popolazione.
Regna una gran confusione e i social in questo non aiutano, anzi.
Soffiano sul fuoco della disinformazione. Quando poi ci mettono lo zampino giornalisti frettolosi che prendono per oro colato quello che c’è scritto su atti avvocatizi fatti male, la frittata è bella e servita.
E’ necessario fare chiarezza su un punto: è vero che il decreto Martina impone l’utilizzo a tappeto di pesticidi e che questi sono dannosi per la salute delle persone e mortali per gli insetti, incluse le api, indispensabili per il mantenimento dell’ecosistema.
Lo abbiamo scritto e lo abbiamo spiegato.
Ma il decreto Martina inserisce tra le sostanze obbligatorie per combattere la sputacchina (l’insetto considerato vettore del batterio xylella fastidiosa) anche due sostanze certificate per l’agricoltura biologica: l’olio di arancio dolce e le piretrine naturali.
Perché venissero incluse queste sostanze tra quelle da utilizzare nella lotta alla sputacchina, alcune aziende riunite nel Comitato Sos Salviamo ora il Salento, hanno portato avanti una battaglia dura in sede legale, chiamando in causa il Ministero dell’Agricoltura, mettendolo di fronte alle proprie responsabilità.
Difesi dall’avvocato Luigi Paccione e dall’avvocata Valentina Stamerra, hanno chiesto e ottenuto che l’olio di arancia dolce fosse registrato per l’utilizzo sull’ulivo. A questa battaglia si è unita “Xylella report”, che ha devoluto parte delle vendite per finanziare i ricorsi al Tar.
L’autorizzazione è stata rilasciata nel 2015. Non è vero, cioè è falso, che è scaduta nel 2015, come è stato scritto e come si continua a scrivere sui social e su alcuni giornali. E’ falso, semplicemente perché è stata rilasciata in quell’anno e scadrà nel 2025.
Ecco il certificato di autorizzazione ministeriale dell’olio di arancia dolce, con scadenza nel 2025.
Dunque tutti, anche gli agricoltori non bio, possono usare l’olio di arancia dolce e le piretrine naturali invece degli insetticidi chimici.
Il decreto Martina ha inserito tra gli insetticidi chimici anche una sostanza vietata dalla Ue: questo è stato fatto perché il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (dunque reso esecutivo) prima che la Ue vietasse quella sostanze. Non è un atto di malafede né è un attacco chimico alla Puglia.
C’è sicuramente un problema di adeguamento della norma e su questo hanno da lavorare gli avvocati e le associazioni di agricoltori e cittadini, oltre che la Regione Puglia, che dovrà far presente immediatamente questo disallineamento temporale tra norma ministeriale e la direttiva Ue.
Dunque: stiamo calmi e informiamoci meglio.
L’informazione è potere. Ma l’informazione non corre su gambe fatte di incompetenza e superficialità.