Articolo dopo articolo, comma dopo comma, in un documento dettagliato inviato al presidente Michele Emiliano e a tutti i consiglieri regionali, Perrino smonta il disegno di legge approvato dalla Giunta regionale il 4 agosto scorso, chiedendo che vengano considerate le proposte che i componenti la Task force su xylella voluta da Emiliano hanno esposto in quattro diverse sedute. Lo smonta a partire dal titolo: “Non si tratta di batteriosi, ma di sindrome”.
Inascoltata la Task Force voluta da Emiliano, gravi carenze nel metodo di monitoraggio e analisi del fenomeno del CoDiRo, aumento della burocrazia senza arrivare al cuore del problema: l’analisi di Pietro Perrino è dura e puntuale e arriva in tempo per mettere mano – se ci fosse la volontà politica – ad un disegno di legge che contiene passaggi di “pura follia”.
Invece, secondo Perrino, si dovrebbe puntare a curare gli ulivi, si deve indagare sul perché alcuni alberi monumentali siano seccati e altri no. Non si possono punire gli agricoltori se non ottemperano alle prescrizioni, alcune indecifrabili, ma aiutarli.
Inoltre, la scelta – si legga l’articolo 8 comma 6 – di favorire la sostituzione dell’ulivo con la vite è “dettata da motivi economici e non ambientali e paesaggistici”, anche perché, dice Perrino, “ripristinare il potenziale economico non significa ripristinare il paesaggio”.
“Prima bisogna eliminare le cause della patologia e poi disegnare il futuro del territorio.
Sostituire gli uliveti con altre coltivazioni arboree, senza eliminare i fattori che hanno impedito alle piante d’ulivo di prosperare non è una buona idea. Il principio deve essere quello di eliminare le cause del problema. E la causa non è la pianta d’ulivo”.
Già, qual è la causa della sindrome del disseccamento rapido dell’ulivo? Sappiamo che la xylella è in grado di far seccare alberi d’ulivo giovani, ma non sappiamo, perché non ci sono ricerche che abbiano indagato su questo, che cosa causa il disseccamento rapido. Si parla di più cause, ma non ci sono ricerche che le provino. Sappiamo, perché la Procura di Lecce l’ha dimostrato con ricerche empiriche, che gli stessi sintomi di disseccamento sono provati su ulivi positivi a xylella e su ulivi non infetti. (CLICCA QUI).
Aumenta dunque il polverone sul più grande disastro ambientale della Puglia. Sotto gli occhi di tutti.
Continueremo nei prossimi giorni ad analizzare, comma dopo comma, tutti i passaggi del disegno di legge regionale n. 147 del 04/08/2016 “Gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia”. Sbagliato, come ha detto Perrino, già dal titolo.
(MLM)