Gli ulivi salentini, sogni viventi di ragazzi che centinaia di anni fa li misero a dimora, hanno rischiato di essere sradicati a causa del piano del commissario straordinario governativo Giuseppe Silletti, che aveva intenzione di desertificare una fascia di ulivi di 10 km, dallo Ionio all’ Adriatico, per contrastare l’avanzata del batterio di cui ancora oggi non si conosce la patogenicità sugli ulivi.
Una rete di cittadini finora hanno impedito la distruzione del paesaggio: prima con i presìdi negli uliveti, contrastando fisicamente le ruspe del Commissario governativo, poi con i ricorsi al Tar. Numerose associazioni, imprenditori, proprietari di uliveti, si sono opposti alle ordinanze di sradicamento. E ora tutto è demandato alla Corte di Giustizia europea, che dovrà giudicare se quanto fatto è a norma di legge.
Un’ intervista quella a Marilù Mastrogiovanni che svela luci e ombre della eclatante vicenda sulla Xylella fastidiosa.
INTERVISTA A MARILU’ MASTROGIOVANNI
PRESENTATRICE GEMMA FAVIA
Con Guido invece adesso noi vogliamo tornare nel Salento, parliamo di Xylella!
PRESENTATORE GUIDO BARLOZZETTI
Ma si! Vogliamo capire e per capire credo che non ci sia persona più adatta di Marilù Mastrogiovanni. Buongiorno! Marilù viene dal Salento, è una giornalista di inchiesta, ha scritto e riscritto sulla Xylella fastidiosa: #Xylella Report, una copertina oscura come certi tratti di questa storia. Insomma, a che punto siamo? Intanto si è parlato di eradicare questi ulivi del Salento. Quanti ne sono stati eradicati?
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Ne sono stati sradicati alcune migliaia ma il punto Guido è che siamo punto e a capo, è una farsa all’ italiana perché quello che è stato fatto fino ad adesso in tre anni per contrastare l’ avanzare del batterio Xylella fastidiosa era tutto sbagliato, sicuramente inadeguato. Tanto che la procura di Lecce ad un certo punto ha deciso di sequestrare tutti gli alberi destinati allo sradicamento di fatto salvandoli, salvando alberi secolari e millenari da un destino certo …
GUIDO BARLOZZETTI
Perché abbiamo corso il rischio di sradicare centinaia e centinaia di migliaia di alberi?!
MARILU’ MASTRGIOVANNI
C’ è stato il rischio concreto perché il piano del Commissario Silletti, il commissario straordinario governativo Giuseppe Silletti che ora si è dimesso dopo essere stato indagato dalla Procura di Lecce insieme ad altri nove protagonisti dell’emergenza Xylella. Il piano di Silletti era sradicare una larga fascia di territorio, dall’ Adriatico allo Ionio, larga 10 kilometri, centinaia di migliaia di ulivi rasi al suolo per contrastare l’ avanzata del batterio.
GIUDO BARLOZZETTI
Ripercorrendo questa storia, perché poi spesso l’onda mediatica non ci capisce o non ci permette di capire bene fino in fondo, ma com’è montato questo caso della Xylella e perché proprio nel Salento?
MARILU’ MASTROGIOVANNI
È montato perché ad un certo punto le istituzioni, quindi devo dire la regione Puglia insieme al Ministero delle politiche agricole e al ministro Martina hanno gridato all’emergenza in un momento in cui l’emergenza di fatto non c’era. Secondo la Procura ad oggi l’emergenza è ingiustificata; quando fu dichiarata l’emergenza il batterio era stato isolato da poco il laboratorio, di fatto rimane un dato certo e inconfutabile: ad oggi ancora non si ha la prova che la Xylella faccia seccare gli ulivi secolari del Salento. Di certo però c’è che gli ulivi stanno seccando per abbandono, perché almeno da quindici anni sono state abbandonate le buone pratiche agricole.
GUIDO BARLOZZETTI
Quindi comunque il problema c’è?
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Esiste un problema, un problema di abuso di pesticidi, abbandono delle buone pratiche agricole ed è su quello che si deve insistere, sul salvare un’identità di un popolo.
GUIDO BARLOZZETTI
Beh, questo mi sembra l’elemento fondamentale perché stiamo parlando di un elemento culturale antropologico profondo insomma,che identifica un territorio e poi dal punto di vista economico stiamo parlando di un’asse portante dell’economia pugliese e non solo.
MARILU’ MASTROGIOVANNI
La regione Puglia è la prima regione produttrice di olio extravergine d’oliva in Italia e quindi tra i massimi produttori in Europa. Questo significa che gli ulivi secolari e millenari rappresentano fortemente l’identità del popolo pugliese: sono i sogni viventi di quei ragazzi che centinaia di anni fa li piantarono e che ancora oggi resistono e danno benessere a migliaia di famiglie.
GUIDO BARLOZZETTI
Ma io devo dire personalmente quando mi sono trovato a passare in questo lunghissimo tavoliere e vedere queste distese, questo mare di ulivi, devo dire straordinario. Su questa vicenda però si sono sovrapposte tante inchieste e tanti rinvii, tanti interventi di tribunali, TAR, tribunali amministrativi, Europa. Qual è la situazione a questo punto? Abbiamo cancellato tutto? Come se non fosse nulla accaduto?
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Come dicevamo, la procura di Lecce ha sequestrato tutti gli alberi con facoltà d’uso, quindi i contadini li possono curare, possono raccogliere le olive, ed è un’annata meravigliosa per l’olio extravergine d’oliva italiano. Il TAR ha sospeso tutto, perché decine di associazioni, imprenditori, proprietari di alberi, si sono mobilitati, hanno fatto ricorso al TAR, che ha bloccato prima, quindi ha bloccato ogni azione amministrativa e poi rinviato tutto all’Unione Europea. L’Unione Europea a questo punto dovrà giudicare se stessa.
GUIDO BARLOZZETTI
A questo punto, aspettiamo di capire…
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Aspettiamo di capire.
GUIDO BARLOZZETTI
E confidiamo nella bontà degli ulivi naturalmente.
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Senz’altro.
GUIDO BARLOZZETTI
Grazie, grazie a Marilù Mastrogiovanni.
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Grazie a voi.
GUIDO BARLOZZETTI
E se volete approfondire, #Xylella Report è un bell’approfondimento della storia che vi abbiamo raccontato.