Invece di spendere ingenti quantità di denaro pubblico per sradicare gli ulivi, si sarebbero potuti usare quei soldi per curarli? Perché se non c’è la prova di patogenicità che dimostri che è la xylella a far seccare gli ulivi, s’è scelta, fin dall’inizio, come unica soluzione, quella di sradicare gli alberi? Sono tante le domande che ci sono venute in mente, trascrivendo l’inchiesta video “Xylella report” di Marilù Mastrogiovanni e solo una certezza s’è fissata nella nostra mente: gli ulivi appartengono a noi tutti, sono un “bene comune” da tutelare. A tutti i costi. Agnese Biasco, Alessia Costa, Gilda Marzano, Roberta Rizzo, Liceo Classico Casarano.
Le studentesse del progetto “Alternanza scuola-lavoro” che per 12 giorni (60 ore) frequenteranno la redazione del Tacco d’Italia, hanno trascritto i testi dell’inchiesta video “Xylella report”, uscita ormai un anno fa.
Hanno appreso la differenza tra speakerato e dialoghi in presa diretta e voci fuori campo. Hanno anche appreso alcune basilari regole di editing, indispensabili nella pubblicazione di un testo. Hanno anche cominciato a riflettere sul concetto di paesaggio come “bene comune” e sul concetto di identità legata al paesaggio che dunque va tutelato. Valori, questi, sanciti dalla Costituzione italiana. Poi, loro stesse, hanno pubblicato il testo che state leggendo sul sito di Xylella report, utilizzando la piattaforma WordPress. Ora passeranno a scrivere un piano di storytelling per rilanciare sui social network i contenuti dell’inchiesta Xylella report. Tutta la loro attività, poi, sarà pubblicata su un “Diario di bordo” sulla pagina Facebook del Tacco d’Italia.
XYLELLA REPORT, la trascrizione
Le ragazze del Liceo classico di Casarano
MARILU’ MASTROGIOVANNI FUORI CAMPO
Dimenticate questo paesaggio! I 90mila ettari di uliveti al di sotto di questa linea rossa sono considerati infetti, potranno essere estirpati perché è stato trovato un batterio: la Xylella fastidiosa, mai riscontrata prima in Europa e che oltreoceano fa strage di viti, agrumi, caffè. Forse sono le cicale ad infettare gli alberi.
NICHI VENDOLA – PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA
Questa è una guerra e nelle guerre bisogna innanzitutto conoscere il nemico perché altrimenti si finisce per combattere contro i fantasmi.
MARILU’ MASTROGIOVANNI FUORI CAMPO
Ma quanto il disseccamento degli ulivi ha a che vedere con la Xylella?
INTERVISTA DI MARILU’ MASTROGIOVANNI A MARINA BARBA
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Non si sa se è veramente dannosa sugli ulivi?
MARINA BARBA -DIRETTORA CENTRO RICERCHE AGRONOMICHE, MINISTERO DELL’AMBIENTE, ROMA
Beh, adesso non voglio dire una cosa del genere assolutamente, non c’è una conferma. Quindi che la Xylella induca dei disseccamenti è noto.
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Però non sull’ ulivo.
MARINA BARBA
Non sull’ ulivo, non sull’ ulivo, certo.
INTERVISTA DI MARILU’ MASTROGIOVANNI A GABRIELE PAPA PAGLIARDINI
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Ci sono le indicazioni dell’Unione Europea che dice: “Verificate la patogenicità!” Non dice il contrario, non dice: “Prima affermate che è dannosa e poi…”
GABRIELE PAPA PAGLIARDINI-DIRETTORE AREA POLITICHE AGRICOLE, REGIONE PUGLIA
Però ci sono decisioni della Commissione Europea che dicono che noi dobbiamo fare le eradicazioni delle piante con la presenza di Xylella. Perché mentre noi in presenza di una dichiarazione di area infetta stiamo violando la decisione comunitaria e su questo, diciamo, ci assumiamo le responsabilità di azioni e, come dire, anche di procedure di inflazione rispetto alla decisione comunitaria, la Commissione Europea insiste sulla obbligatorietà della eradicazione delle piante.
MARILU’ MASTROGIOVANNI FUORI CAMPO – DETTAGLIO DOCUMENTO DELLA DIRETTIVA 2000/29/CE DEL CONSIGLIO DELL’8 MAGGIO 2000 CONCERNENTE LE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO L’INTRODUZIONE NELLA COMUNITA’ DI ORGANISMI NOCIVI AI VEGETALI E CONTRO LA LORO DIFFUSIONE NELLA COMUNITA’
In realtà è vero esattamente il contrario, l’Europa impone di eradicare il batterio e salvare le piante. La Puglia, in fretta e in furia, decide di eradicare le piante per eradicare il batterio. Le decisioni della Giunta sono state poi recepite dal Ministero dell’Agricoltura e dell’Europa, che ha emesso una decisione di esecuzione: cioè se la Puglia non rispetta ciò che lei stessa ha deciso sarà l’Italia a pagare la sanzione. E a mettere ordina in questa “ammuina” arriva il commissario straordinario.
NICHI VENDOLA
L’operatività non può essere fatta con strumenti ordinari, non possiamo, diciamo, avere il tempo lungo della burocrazia di fronte all’emergenza.
GABRIELE PAPA PAGLIARDINI – DIRETTORE AREA POLITCHE AGRICOLE, REGIONE PUGLIA
Qui la regione Puglia ha svolto un ruolo determinante sotto il profilo finanziario: sei milioni di euro sono stati messi a disposizione della Regione Puglia, due milioni e sei sono stati messi dalla Legge di Stabilità, quindi dal Governo e poi c’è stata l’approvazione di un dossier di solidarietà quantificato in un milione e settecento mila euro che sono messi a disposizione come cofinanziamento da parte dell’Unione Europea.
MARILU’ MASTROGIOVANNI FUORI CAMPO – DETTAGLIO DOCUMENTO LIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 5 SETTEMBRE 2014, N.1843
Dei sei milioni in quota Regione Puglia, un milione è preso dal Fondo di riserva delle spese impreviste gli altri sono dirottati dal Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) cioè il Fondo europeo che dovrebbe aiutare gli agricoltori e che invece si sgonfia.
TELEFONATA TRA MARILU’ MASTROGIOVANNI E GIANNI CANTELE – PRESIDENTE COLDIRETTI, REGIONE PUGLIA
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Quanti soldi sono arrivati agli agricoltori finora?
GIANNI CANTELE – PRESIDENTE COLDIRETTI, REGIONE PUGLIA
Fino adesso, zero e per il momento purtroppo non si è affrontato l’argomento. Di sicuro né il P.S.R. diciamo, né purtroppo quelle che sono le disponibilità della Regione attualmente potranno dare risposte.
MARILU’ MASTROGIOVANNI FUORI CAMPO – DETTAGLIO DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 DICEMBRE 2014, N.2599 E N.2601
Quasi 800mila euro nel 2014 vanno a finire al Consorzio Ugento Li foggi, che li usa per l’ordinaria pulizia dei canali e addirittura per la manutenzione di opere idrauliche, giustificandoli con l’emergenza Xylella: 200mila euro vanno al Corpo Forestale, altri 4 milioni e 500mila euro sono dirottati dal piano di sviluppo rurale all’ARIF, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, che dovrà ingaggiare la guerra contro le cicale, estirpare gli alberi anche solo all’apparenza infetti, irrorare il Salento con seccatutto e insetticidi. Nella convenzione sono fissati i costi degli interventi, ma la Regione impone agli agricoltori di farlo a proprie spese.
INTERVISTA DI MARILU’ MASTROGIOVANNI A RAFFAELE CAZZETTA- OLIVICOLTORE DE SEI GENERAZIONI, OLIO CAZZETTA, 300 ETTARI, OTRANTO
MARILU’ MASTROGIOVANNI
Xylella ha colpito i suoi uliveti?
RAFFAELE CAZZETTA- OLIVICOLTORE
La Xylella per noi non esiste come terminologia. I nostri oliveti sono ipersani, perché noi pratichiamo un’agricoltura sostenibile e questo ancora determina un equilibrio agro-ambientale sano, noi non usiamo pesticidi.
MARILU’ MASTROGIOVANNI FUORI CAMPO – DETTAGLIO DOCUMENTO SCIENTIFIC OPINION ON THE RISK TO PLANT HEALTH POSED BY XYLELLA FASTIDIOSA IN THE UE TERRITORY, WITH THE IDENTIFICATION AND EVALUATION OF THE RISK REDUCTION OPTIONS
Invece la regione impone di farlo e tra i tanti insetticidi sul mercato indica pure quali usare: il Dimetoato e il Fosmet, potenziali cancerogeni per l’uomo, mentre l’EFSA conclude dicendo che quanto fatto è incompleto e inadeguato e che l’uso sistematico dei pesticidi può creare danni ambientali.
IVANO GIOFFREDA – ASSOCIAZIONE SPAZI POPOLARI, SANNICOLA
Come potete ben vedere questi sono alberi abbandonati. Questi alberi invece noi li abbiamo trattati secondo le tradizioni dei nostri avi che ci hanno tramandato. Abbiamo trattato le piante con normale poltiglia bordolese, solfato di rame e grassello di calce. Abbiamo dato un disinfettante sul terreno sempre naturale a base di aglio. Dopo tre trattamenti, già stiamo parlando dell’anno scorso, è trascorso ormai un anno, e questi alberi trattati sono vivi e vegeti.