L’idea è quella della consulenza e della ricerca “open source”, aperta a tutti.
Fornire un documento dalle basi scientifiche solide, redatto da ricercatori universitari, che supporti Comuni e cittadini nelle azioni di contrasto al Piano Silletti bis, ossia allo sradicamento degli ulivi risultati positivi a Xylella e dunque allo sradicamento di tutte le piante nel raggio di 100 metri da quella positiva, in un’area cioè di circa tre ettari e mezzo.
Un approccio nuovo, quello che sarà presentato giovedì 12 novembre alle 17:00 presso la sala consiliare del comune di Torchiarolo (Br), e che parte da lontano.
Da un artista, Giorgio Doveri, musico terapista, musicista degli Officina Zoè, toscano di madre tedesca che s’è trasferito a Lecce, dove è direttore artistico del Barroccio, bar ritrovo di tante intelligenze del capoluogo.
Giorgio Doveri, laurea in Chimica e tecnologia farmaceutica, ha pensato di far dialogare esperti di diverse branche scientifiche con giuristi esperti di diritto italiano e comunitario. Dall’idea di Doveri ne è nato un gruppo di lavoro informale ma sostanziale, chiamatela task force indipendente se volete, che, in maniera autonoma e partendo in sordina, ha già prodotto i primi frutti.
Un documento dal titolo: “Emergenza Xilella Fastidiosa: perché l’obbligo di estirpazione di tutti gli ulivi non infetti (privi di sintomi indicativi di possibile infezione e non sospetti di essere infetti) nel raggio di 100 metri da quelli infetti è una misura contestabile sul piano giuridico e scientifico” che sintetizza, in versione semplificata per la diffusione al pubblico, i risultati di uno studio interdisciplinare coordinato dai professori Massimo Monteduro (Associato di Diritto Amministrativo) e Luigi De Bellis (Ordinario di Fisiologia Vegetale) e curato da un gruppo di professori, ricercatori e giovani studiosi dell’Università del Salento denominato L.A.I.R. (“Law and Agroecology Ius et Rus”), che si occupa dei rapporti tra diritto e agro/ecologia.
Il documento, nella sua prima bozza, ha già ricevuto l’apprezzamento dei sindaci dei Comuni del nord Salento e del brindisino che un mese fa si riunirono a Torchiarolo per coordinarsi sul metodo di contrasto al piano Silletti bis.
Ora il sindaco di Torchiarolo con una lettera ufficiale, ha chiamato a raccolta tutti: l’Unione dei Comuni del nord Salento, i sindaci di Guagnano, Surbo, Trepuzzi, Salice Salentino, Campi Salentina, Novoli, Squinzano e San Pietro Vernotico, cioè alcuni dei Comuni dove il piano Silletti sradicherà gli ulivi positivi a xylella e le piante sane nel raggio dei 100 metri da quelli positive, ossia il deserto su un’estensione di tre ettari e mezzo attorno ad ogni pianta positiva
E intanto, mentre si riflette su come contrastare sul piano scientifico e giuridico il piano Silletti bis, a Torchiarolo stamane sono sfilate le ruspe degli agricoltori, insieme alle famiglie e alle bambine e ai bambini che, per oggi, con le compagne e i compagni, non sono andati a scuola. A San Pietro Vernotico invece, dietro lo striscione “A xylella an capu la tiniti”, la frase disperata di un agricoltore che venne a trovarmi in redazione, diventata poi uno dei motti della protesta, si sono compattati un centinaio di ragazze e ragazzi che hanno occupato la stazione, bloccando i binari sia da nord sia da sud. Mentre stamattina, sempre a Torchiarolo, alcuni agricoltori hanno impedito alle guardie della Forestale di eseguire i prelievi di rami d’ulivo per effettuare successivamente le analisi. Avendo richiesto infatti alla Forestale, i documenti autorizzativi per i campionamenti su quei terreni, ed essendone sprovviste, le guardie sono state invitate ad allontanarsi dalla proprietà privata. Su più fronti dunque e con diversi metodi, il sabotaggio del piano Silletti continua. Tra l’indifferenza della stampa nazionale.