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Caro presidente Emiliano,
pubblico, come promemoria, il video dell’intervista che ha rilasciato a “Xylella report” alla vigilia della sua vittoria elettorale.
Nel corso dell’incontro ricorderà di aver preso una serie di impegni con quella che lei stesso ha definito “la comunità di Xylella report”.
Una comunità sparsa in tutta la Puglia e seguita con interesse anche dal resto d’Italia e del mondo, come attestano le centinaia di condivisioni di ogni articolo giornalistico con picchi di oltre 10mila condivisioni, come quelle registrate da “Oria. Negli ulivi abbattuti non c’era xylella”
Una comunità trasversale, composta non da ambientalisti, ma da semplici cittadini, che amano la propria terra e gli ulivi secolari e millenari di Puglia.
Una comunità non identificabile con associazioni e partiti, ma trasversale ad ogni realtà, in cui sono impegnati dall’accademico al contadino dal politico all’imprenditore.
Una società “liquida”, secondo la definizione di Zygmunt Bauman, che, forse, proprio di fronte al fenomeno della xylella, sta ritrovando la propria solidità e, in questo ritrovarsi, sta riscoprendo un’identità che aveva dimenticato di avere.
Dunque, per questo, grazie xylella!
Le radici, presidente, sono invisibili, e sotterranee, l’ha detto lei stesso nel suo intervento, è quando si rischia di perderle che si ritrovano. E’ questo che sta accadendo alla “società liquida degli ulivi”: cittadini che assistono da 20 anni alla perdita di valori e idee, anche partitiche, che nella difesa degli ulivi ritrovano la propria essenza, il proprio passato. Quindi il proprio futuro.
E’ per questo, presidente, che nessun blitz militare farà desistere queste persone “liquide”, ma solidissime nei loro ritrovati valori, dal difendere se stessi, i propri figli, e il proprio futuro, che, hanno capito, non esiste senza gli ulivi.
Dal canto nostro, continueremo a vigilare che gli impegni siano mantenuti, a informare gratuitamente i cittadini, facendo inchiesta cercando di scoperchiare pentole che molti vogliono tenere sigillate.
Come forse avrà saputo, parte del ricavato delle vendite del libro “Xylella report” sarà devoluto per sostenere i ricorsi che diversi cittadini stanno presentando davanti alla Corte di Giustizia europea, per impugnare l’intero impianto normativo predisposto dalla Regione, dal Governo e dalla Ue. Dunque a quel punto, sarà costretto a decidere da che parte stare.
Perché se lei non prenderà una posizione certa, il suo posto sarà occupato, come scrive Umberto Eco, da un capopopolo o un capobastone, fenomeni di cui forse, si vedono già le avvisaglie.
A quel punto sarà o la guerra civile (come scrive EFSA) o la guerra tra cosche (come sotterraneamente sta accadendo, e come possiamo intuire, guardando alle decine di migliaia di ulivi secolari bruciati e sradicati da quando c’è la xylella).
E’ dunque necessario che urgentemente la Regione Puglia impugni con noi in adiuvandum l’ultima Decisione di esecuzione della Ue (del 18 maggio scorso), che decreta la morte della foresta d’ulivi secolari di Puglia e dei suoi abitanti, in quanto ribadisce l’obbligatorietà dell’uso di pesticidi.
Presidente, aspettiamo buone nuove.
20 luglio 2015 (Marilù Mastrogiovanni)
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