Confronto con mistero.
Da una parte Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la Salute, dall’altra una delegazione di associazioni di agricoltori composta da Paolo Carnemolla (Federbio), Fabio Ingrosso (Copagri), Secondo Scanavino (CIA), Martin Delmine (PAN Europe). Presente Rosa D’amato, parlamentare europea di Taranto del M5S, che ha organizzato e favorito il confronto di ieri. Incontro cordiale, finché le posizioni non si sono irrigidite sul “no eradicazione e pesticidi” da una parte, “bisogna eradicare e usare i pesticidi, dall’altra”.
Gli agricoltori hanno motivato il perché della loro posizione (LEGGI IL DOCUMENTO ORIGINALE IN ALLEGATO), che si può sintetizzare nella constatazione della scarsa evidenza scientifica finora portata a supporto delle decisioni e al contrario nella evidenza empirica che gli uliveti da anni seccano per una serie di concause, non ultime la presenza di funghi, di “rodilegno”, dell’abbandono degli uliveti, dell’abuso di pesticidi, della desertificazione dei terreni.
Le posizioni ferme, dall’una e dall’altra parte sono risultate utili a far emergere dal confronto un dato finora inedito: Andriukaitis ha affermato che è nota la patogenicità della xylella sull’ulivo. Quando gli agricoltori (in particolare Fabio Ingrosso di Copagri), hanno fatto presente che nessuna pubblicazione scientifica ha reso pubblico il risultato di tale esperimento, e che l’ultima pubblicazione di EFSA dell’aprile scorso (LEGGI QUI) ha affermato il contrario, il Commissario europeo per la salute ha affermato di voler approfondire la notizia, accogliendo l’invito degli agricoltori e di Rosa D’Amato ad essere presente in Puglia.
Rosa D’amato, proprio su quest’affermazione del Commissario europeo, ha dichiarato di voler preparare un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza: ad oggi infatti nessuna pubblicazione nota ha certificato la patogenicità.
Si chiude quindi con l’infittirsi del mistero sulla patogenicità della xylella in Puglia l’incontro di Bruxelles: certo è l’effetto dei funghi e del rodilegno come causa del disseccamento degli ulivi (il cosiddetto CODIRO), meno, perché finora non supportato da esperimenti conclusi, il presunto ruolo di concausa della xylella nel diseccamento.
Su questa posizione si è concluso l’incontro: “Dateci certezze scientifiche a supporto delle vostre decisioni – hanno affermato gli agricoltori – perché non potremo accettare di subire passivamente decisioni imposte dall’alto senza avere la certezza che le soluzioni proposte siano davvero efficaci”.
Il documento presentato rappresenta di fatto un ottimo punto di partenza dalla parte degli agricoltori che stanno preparando già l’impugnazione della Decisione di esecuzione del 18 maggio scorso del piano Silletti2.