La Camera dei Deputati si riunirà mercoledì 3 giugno per discutere, tra gli altri temi all’ordine del giorno, sei mozioni “concernenti interventi urgenti in relazione all’emergenza fitosanitaria, causata dal batterio Xylella fastidiosa, che ha colpito gli alberi di ulivo in Puglia”.
Sia nella seduta antimeridiana che in quella pomeridiana, è prevista la discussione delle diverse mozioni:
– la n° 838 di Rocco Palese (Forza Italia),
– la n° 800 dei deputati di Scelta Civica (primo firmatario Salvatore Matarrese),
– la n°863 di Sinistra Ecologia e Libertà (prima firmataria Donatella Duranti),
– la n°864 primo firmatario il socialista Oreste Pastorelli (gruppo misto),
– la n°865 primo firmatario Federico Fauttilli (Centro Democratico),
– la n°870 del Movimento 5 stelle con primo firmatario Giuseppe L’Abbate (nella foto).
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In queste inutilmente verbose mozioni, tra le innumerevoli imprecisioni e superficialità spiccano alcune autentiche sciocchezze che riportiamo in ordine sparso:
Al primo posto si piazza Rocco Palese di Acquarica del Capo (Le). Il deputato azzurro, vero stacanovista dell’Aula, stavolta inanella una serie di assurdità veramente imbarazzanti. Secondo Palese: “nel solo Salento si registra circa un milione di ulivi infettati dalla Xylella fastidiosa“; l’ingresso del batterio nel Salento è riconducibile “all’importazione di piante ornamentali di caffè infette”; e poi la peggiore di tutte. Secondo Rocco Palese infatti gli ulivi “infetti” sarebbero “pericolosi anche per la fauna”.
Le sei mozioni, nella sostanza, si assomigliano tutte, inclusa quella di Giuseppe L’Abbate di Castellana Grotte (Ba) firmata anche dai deputati pentastellati Benedetti, Bernini, Gagnarli, Gallinella, Lupo, Parentela, Busto, Tripiedi, Businarolo.
Tutte indistintamente esaltano il lavoro di ricerca svolto dagli uffici pugliesi, nonostante le dure critiche espresse dall’Unione Europea (CLICCA QUI). Particolarmente compiaciuto per la qualità scientifica della ricerca la mozione di SEL a firma Duranti, Fratoianni, Pannarale, Sannicandro e altri) che cita nel dettaglio gli Enti coinvolti: il dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti, Università degli studi di Bari Aldo Moro; il Cnr, Istituto per la protezione sostenibile delle piante, unità di Bari; l’Istituto agronomico mediterraneo di Bari, organo del Ciheam; il dipartimento di scienze agrarie degli alimenti e dell’ambiente dell’Università degli studi di Foggia; il Centro ricerca sperimentazione e formazione in agricoltura «Basile Caramia».
Tutte le mozioni individuano nella sputacchina l’insetto vettore che infetta gli ulivi, nonostante questo sia falso (CLICCA QUI). In particolare Salvatore Matarrese da Bari scrive come sia stato scientificamente dimostrato che responsabile della trasmissione del batterio è il Philaenus spumarius L., citando la solita ricerca del 2014 di Saponari e altri che dimostra l’esatto contrario (ovvero che la sputacchina NON succhia la linfa dell’ulivo e dunque non può infettarlo).
Tutte le mozioni invocano l’applicazioni delle misure già approvate dalla Commissione Europea (PESTICIDI + ERADICAZIONI), incluso il M5S che perentorio richiede venga disposto “l’obbligo di attuazione delle prescrizioni di prevenzione e lotta obbligatoria, con relativa estirpazione e distruzione degli alberi infetti”.
(29 maggio 2015)